Anni di frequentazione dell’Associazione OneParent e del forum di OP, ad essa collegato, ci hanno portato a contatto con tante persone, tanti genitori – separati, vedovi, soli da sempre – ognuno con la propria storia, ognuno col proprio percorso di rinascita e ricostruzione, di se stessi e della propria famiglia.

Abbiamo allora maturato questa riflessione: potrebbe essere utile condividere le nostre storie di dolore e di rinascita per chi è all’inizio del proprio percorso? Spesso chi è immerso nel periodo di crisi che segue una separazione o un lutto si chiede: “Ce la farò? Ma quando passa? Quando si comincia a stare meglio?”.

Possiamo dire senza alcun dubbio che raccontarsi sia una forma di autoanalisi, e che di conseguenza sia cura di se stessi: scrivere di sé, raccontare la propria storia di vita è terapeutico. 

Raccontarsi permette di fare ordine dentro di sé, di dare un senso, un significato anche alla propria sofferenza, ritrovare emozioni perdute, capire come si è diventati.  Ma richiede anche coraggio, perché significa addentrarsi in un labirinto, senza mappa, senza un traguardo certo. E perciò la testimonianza di chi “ce l’ha fatta” può anche essere d’aiuto a chi legge.

Abbiamo ascoltato storie bellissime, che aspettavano solo di essere raccontate e condivise. Lo abbiamo fatto attraverso due modalità: il racconto autobiografico e l’intervista. Talvolta le modalità e i luoghi del raccontarsi non sono stati adeguati, ma l’impellenza di raccontarsi ha prevalso su tutto.

Ecco quindi le nostre storie. Non daranno tutte le risposte, ma sono nostre, sono le storie di chi è caduto e poi si è rialzato, una testimonianza preziosa. Il nostro augurio è che possano servire a dare spunti, suscitare riflessioni, mostrare la luce al fondo del tunnel a chi ancora è alla ricerca della sua strada al di fuori del suo temporaneo stato di crisi.